Bruno Donzelli è un pittore napoletano che ha iniziato la sua prolifica carriera artistica con straordinari successi sin da giovanissimo.
Lo stile inconfondibile di Donzelli combina colori sgargianti, immagini ironiche e figurative che richiamano l'estetica dei fumetti. Inizialmente influenzato dai movimenti Pop Art e CO.BR.A, ha successivamente adottato un approccio più espressionista, reinterpretando le avanguardie storiche del XX secolo come quelle di Picasso, Warhol e Kandinsky.
Ha ottenuto riconoscimenti importanti già nel 1962, quando appena ventunenne vinse il Premio del Ministero della Pubblica Istruzione presso la Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma. Nello stesso anno fece il suo esordio con una mostra personale alla Galleria del Fiorino di Firenze, confermando il suo precoce talento.
Negli anni '60 e '70, dopo questi iniziali e folgoranti successi giovanili, Donzelli ha partecipato a numerose altre mostre collettive di rilievo in Italia, esponendo anche in importanti rassegne come il Premio Spoleto e il Premio Michetti. I suoi cicli pittorici come "Ormare" e "Siparietti impertinenti" hanno segnato una nuova fase creativa, rielaborando immagini delle avanguardie con un linguaggio originale.
Parallelamente alla pittura, Donzelli ha lavorato su progetti speciali come scenografie teatrali, ceramiche dipinte a mano e multipli. Le sue opere hanno ricevuto crescente attenzione internazionale con mostre antologiche a Miami, New York, Shanghai e in varie capitali europee a partire dalla fine degli anni '90.
Nel 2000 si è tenuta un'importante retrospettiva alla Reggia di Caserta, seguita da altre esposizioni di rilievo come quella al Maschio Angioino di Napoli nel 2007.