Afrodite

L’antico e il contemporaneo si incontrano in Afrodite, dove la bellezza classica viene scossa da un’esplosione di colore e materia. La testa marmorea della dea appare immersa in una sinfonia visiva, tra schizzi gestuali, accensioni cromatiche, stratificazioni pittoriche e interventi in velluto sulla corona di fiori che sembrano volerla risvegliare dal silenzio della storia. Pennacchini celebra l’icona della bellezza con un gesto pittorico vitale, quasi ribelle, che sovrappone il mito alla modernità, la memoria alla vibrazione del presente. Lo sguardo abbassato della figura, sereno e solenne, contrasta con la danza dei pigmenti che la avvolge: un dialogo tra l’eterno e l’istante.

In coppia con il David questa opera è perfetta per dare un tocco di stile importante alla camera da letto.